Myanmar - The True Essence - Luca Bracali

Myanmar – The True Essence

Il libro di Luca Bracali dedicato alla Birmania

Volti. Luoghi. Sapori. Cultura. Religione

Scopri il Myanmar

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Era la fine del 1800 e, in «Letters from the East», Rudyard Kipling scriveva: «Questa è la Birmania, ed è diversa da ogni altra terra che tu possa aver conosciuto».
Lo scrittore inglese aveva sintetizzato in questo modo la straordinarietà di un Paese che ha continuato ad ispirare romanzieri e registi, affascinati da un territorio punteggiato da migliaia di pagode, abitato da più di cento gruppi etnici e caratterizzato da differenze culturali e usanze immutate nel tempo. Un Paese che ha saputo, ancora oggi, conservare intatta la propria autenticità.
In questo volume Luca Bracali, fotografo, regista ed esploratore, firma il suo Myanmar, raccontandone la vera essenza attraverso fotografie di rara sensibilità.
Immagine dopo immagine, scorrono storia e leggende di monumenti millenari, si percepisce la profonda spiritualità che avvolge il Paese, è data vita ai volti del suo popolo gentile sapientemente scolpiti dalla luce ed è documentato il complesso tessuto sociale in cui anche il cibo riveste un significato simbolico e relazionale.
A concludere il volume un capitolo dedicato a due tradizioni in via di estinzione, con immagini suggestive e ricche di pathos sulle ultime rappresentanti di un mondo femminile che porta sul proprio corpo i segni indelebili di riti tribali.

Contenuti del Libro

 

capitolo primo

Architettura del Buddhismo fra legno, oro, pietra e mattoni

 

“Terra dorata”, “Terra delle pagode”: le denominazioni più spesso attribuite al Myanmar evocano il profondo legame del Paese con il Buddhismo e l’elevatissimo numero di edifici di culto presenti sul suo territorio.

Ovunque si volga lo sguardo si scorgono guglie che si protendono verso il cielo e strutture dorate che cambiano sfumatura al mutare della posizione del sole: dal giallo intenso, quando si trova allo zenith, al fiammeggiante arancione-cremisi dell’alba e del tramonto.

capitolo secondo

Rosso, rosa, bianco, oro: i colori di spiritualità e devozione

 

Il regno del Buddhismo, in cui si respira un’atmosfera intrisa di spiritualità e fede profonda e in cui la devozione verso il Buddha si intreccia a culti animisti e si esprime con antichi rituali carichi di misticismo.

Il Myanmar, con più di mezzo milione di monaci e circa settantacinquemila monache, è il Paese buddhista con la più grande comunità monastica rispetto alla popolazione e il Paese al mondo in cui si pratica maggiormente il Buddhismo theravada, che significa “dottrina degli anziani”, la forma più antica e conservatrice di Buddhismo.

capitolo terzo

Un mosaico di etnie, costumi e culture

 

La presenza di 135 etnie, riconosciute dal governo, ognuna delle quali con proprie peculiarità, rende il tessuto sociale del Myanmar un mosaico complesso, caratterizzato da distinti elementi culturali e dalla coesistenza di numerose credenze.

I diversi gruppi etnici del Myanmar fanno capo a otto grandi etnie: bamar, shan, mon, kayin (karen), kayah, chin, kachin e rakhine, raggruppate principalmente in base all’area geografica in cui sono stanziate piuttosto che per le differenze etniche e linguistiche che le contraddistinguono. Ne è un esempio lo Stato Shan che comprende ben trentatré popolazioni che parlano linguaggi di almeno quattro diverse famiglie linguistiche.

capitolo quarto

La cultura del cibo in un saluto

 

A dimostrare quanto la cultura del cibo sia profondamente radicata nella società birmana è la sua influenza sul linguaggio stesso. In Myanmar sono tuttora in uso due antiche formule di saluto: “Sà pyi bi la?” che significa “Hai pranzato?” e “Bar hin nesar le?”: “Quale tipo di curry hai mangiato?”.

Nonostante l’economia si basi prevalentemente sull’agricoltura ed impieghi circa il 65 per cento della forza lavoro, in Myanmar manca un sistema di irrigazione efficace e le coltivazioni dipendono essenzialmente dalle piogge. In passato il Paese è stato il maggiore esportatore di riso in Asia.
Il riso rimane il più importante prodotto alimentare, al quale si affiancano legumi, fagioli, arachidi, sesamo, canna da zucchero e pesce. Il bestiame rappresenta sia una fonte di cibo, sia uno strumento di lavoro.

capitolo quinto

Le ultime custodi di antichi rituali

 

Donne. Diverse per etnia di appartenenza, usanze e tratti somatici, ma accomunate dall’aver modificato il proprio corpo per assecondare le tradizioni della loro tribù.

Le donne di etnia kayan e chin sono le ultime custodi di rituali antichi, a volte dolorosi, che affondano le radici in miti e leggende e che, in Myanmar, si estingueranno insieme a loro nell’arco di qualche decennio.

 

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